Eccoti! Hai appena completato di scrivere la tesi e la sei andato a stampare ma ancora non sai come si calcola il voto di laurea. D’altronde la sessione di laurea si avvicina e giustamente vorresti capire con che punteggio arrivi alla discussione. Hai chiesto in giro a tutti coloro che si sono laureati prima di te e ti hanno sicuramente rassicurato e detto di calmarti. Un consiglio giustissimo.

I tre elementi fondamentali infatti per raggiungere un buon voto alla laurea sono: una buona media, una tesi interessante (meglio ancora se sperimentale) ed una chiara esposizione della tesi. Hai cercato su molti siti ma non hai ben capito come calcolare la media ponderata, cioè la media dei voti in base ai crediti formativi per ciascun esame.

Di seguito una guida sull’importanza dei CFU e su come calcolare la media ponderata e il voto di laurea.

CFU: cosa sono e quanta importanza hanno

I CFU, letteralmente Crediti Formativi Universitari, sono lo strumento usato per misurare la “quantità” di lavoro di apprendimento congiunto allo studio individuale richiesto allo studente per acquisire le conoscenze e le abilità previste dai corsi di studio.

Di norma, un credito corrisponde a 25 ore di lavoro che inglobano lezioni, esercitazioni, finanche lo studio a casa. Per ogni anno accademico, allo studente è richiesta una quantità media di lavoro fissata in 60 crediti, circa 1.500 ore.

I CFU si acquisiscono con il superamento dell’esame scritto o orale che sia.
Con i crediti si intende la quantità di lavoro richiesta allo studente, mentre la qualità della prestazione all’esame stesso è provata dal voto, espresso in trentesimi per l’esame ed in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.

I CFU oltre a definire il carico di studio richiesto allo studente consentono di comparare diversi diversi corsi di studio delle università italiane ed europee. C’è inoltre da dire che i crediti acquisiti durante un corso di studio possono essere riconosciuti per il proseguimento in altri percorsi di studio.

Come calcolare il voto di laurea

Il procedimento per calcolare il proprio voto di laurea è uguale sia per una laurea triennale che per una magistrale.

Per fare il calcolo bisogna munirsi di calcolatrice (a meno che non vi stiate laureando in matematica!) e della media ponderata. Vanno anche considerati i possibili punti che verranno assegnati dalla commissione in sede di discussione in base alla tipologia di tesi fatta (compilativa o sperimentale) e alla presentazione.

Come si calcola la media ponderata?

Per calcolare la media ponderata, cioè la media dei voti in base ai crediti formativi per ciascun esame si deve:

  • moltiplicare il voto di ogni esame per il numero di crediti ad esso equivalente;
  • sommare tutti risultati;
  • dividere per il numero totale di crediti.

Facciamo un esempio pratico:

  • Esame A: voto 28 crediti 6
  • Esame B: voto 25 crediti 12
  • Esame C: voto 27 crediti 6

Formula: (28x6)+(25x12)+(27x6)/(6+12+6)= media 26,25

Come si calcola il voto di base?

Una volta scoperta la propria media ponderata, il passo successivo è calcolare il voto di base dal quale partirete: bisogna moltiplicare il valore della media ponderata ottenuta per 11 e poi dividere il risultato per 3.

Facciamo un esempio:

  • media = 26,25
  • (26,25x11)/3 = 96,25

A questo punteggio bisognerà poi aggiungere solamente i punti della tesi.

Quanti punti si ottengono per la tesi?

Con la discussione della tesi di laurea si può ottenere un punteggio massimo di 6-7 punti che spesso possono fare la differenza. Nel caso del voto di base dell’esempio basterebbero solo 4 punti. Non è raro però che diano punteggi molto bassi alla tesi, anche 1 punto solo.

Quindi, il consiglio più spassionato è puntare su una media di voti alti e non su una bella tesi e su una bella esposizione. Fatevi valere nel percorso e non solo al traguardo!