Il gruppo sillabico -sce/-scie può essere motivo di dubbi. Ci sono molte parole che presentano questo gruppo di lettere, quindi imparare la regola una volta per tutte è essenziale.

Vediamo insieme qual è la forma corretta tra conoscenza e conoscienza e in che modo si può riconoscere l’errore.

Conoscenza o conoscienza?

La grafia corretta è conoscenza senza la i. La “i” non si ritrova neanche nella parola latina, da cui deriva, cognoscentiam. Infatti la “i” non si pronuncia e segue le regole del gruppo sillabico -sce/-scie.

Definizione della Treccani:

Conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa.

Esempio letterario, tratto da Giacomo Leopardi:
Dicono e predicono che la perfezione dell’uomo consiste nella conoscenza del vero”.

Con lo stesso meccanismo funziona la corretta grafia di coscienza. In questo caso è la grafia latina a prevalere, quindi conscientiam, rispetto alla pronuncia italiana per la quale non ci sarebbero differenze tra coscienza e coscenza.

Regola del gruppo -scie/-sce

La sillaba -sce si scrive senza la “i”, sempre. Le uniche eccezioni sono le parole come scienza, coscienza e i loro derivati. Esempio:

  • scientifico;
  • scienziato;
  • coscientemente;
  • coscienzioso.

Eccezione particolare: usciere che si scrive con la “i” perché la parola si forma con l’aggiunta di -iere.