Nell’oralità la differenza tra d’accordo e daccordo non si percepisce, è nello scritto infatti che iniziano i dubbi. Per comprendere quale sia l’uso corretto del termine che intende esprimere intesa e conciliazione dobbiamo spiegare alcuni concetti della grammatica italiana.

Il tutto sarà fatto in maniera semplice, d’accordo? Iniziamo.

La forma corretta dell’accordo tra le parti

Tra d’accordo e daccordo la forma corretta è quella che presenza l’elisione. D’accordo infatti mette insieme due elementi: la preposizione semplice “di” e il termine “accordo”.

Di + accordo = d’accordo

Ma perché la preposizione semplice “di” perde una lettera?

Elisione

La caduta di una lettera alla fine della parola si chiama elisione. Con questo termine (dal latino: elisionem, ovvero “ferita”) si intende proprio la perdita della vocale alla fine della parola quando incontra una vocale all’inizio della parola successiva.

Facciamo due esempi:

Lo + amore
Lo + amore
L’amore

Di + accordo
Di + accordo
D’accordo

L’elisione si incontra molto spesso e il mezzo con il quale si rende evidente la caduta della vocale è l’apostrofo ( ’ ), per esempio “la arte” si scrive “l’arte”.

Esiste anche una caduta di vocale senza apostrofo: il troncamento, per esempio “buon giorno” invece di “buono giorno”.

Perché non si scrive “daccordo”?

La forma daccordo non esiste in nessun dizionario della lingua italiana ed è di difficile individuazione nei testi. Se ne esiste qualche testimonianza è in testi antichi, motivo per il quale oggi è da considerarsi errata.

La forma univerbata di daccordo è un errore. Per univerbazione si intende il processo che unisce due parole in un’unica. Alcuni esempi:

  • soprattutto, da sopra + tutto;
  • palcoscenico, da palco + scenico;
  • pomodoro, da pomo + d’oro;
  • francobollo, da franco + bollo.

Possono anche convivere le due forme, come per il caso di innanzi tutto e innanzitutto, ma questa eccezione non vale per d’accordo e daccordo.

Esempi d’uso di d’accordo:

Accordo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose (Treccani). Può intendere un incontro di volontà (“Allora, ci vediamo domattina alle nove” – “D’accordo!”) o un accordo tra due o più persone allo scopo di commettere un reato.

Frasi tipo:

  • D’accordo, ma siete voi a volerlo.
  • D’accordo, assentì lui senza credervi.
  • D’accordo sbuffò senza convinzione Franco.
  • D’accordo, ma spiegami esattamente come vuoi fare.