Docenti di sostegno: aumenta la domanda di figure specializzate. Su 100 mila unità, solo il 20% è specializzato per il ruolo di sostegno.

A fronte di questa richiesta scatta la petizione da parte dei docenti precari di sostegno per richiedere stabilizzazione e specializzazione obbligatoria.

Se l’università non apre ai corsi di specializzazione, si chiede in alternativa un percorso formativo per immissione in ruolo di tutti i docenti che abbiano maturato 3 anni di servizio.

Docenti di sostegno precari: "Chiediamo stabilità e specializzazione obbligatoria"

Con una petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione, alle sigle sindacali e alle associazioni per le disabilità: i docenti precari di sostegno chiedono "la stabilizzazione attraverso un percorso transitorio che immetta in ruolo".

La petizione vuole attirare l’attenzione sulla mancata presa di posizione da parte del Governo sulla continuità didattica, ripetutamente interrotta per i docenti di sostegno che passano da un contratto all’altro.

Salvatore Nocera, membro della Fish (la Federazione italiana per il superamento dell’handicap) aveva già chiesto a settembre 2020 di emanare un provvedimento che lasciasse immutate le nomine dell’anno precedente.

Senza continuità didattica il rischio è di perdere un anno intero di lavoro compiuto dall’insegnante, a discapito degli alunni. In molti casi, inoltre, il docente di sostegno viene sostituito con una supplenza senza titolo di specializzazione.

"Il risultato - leggiamo sul testo della petizione - porta ad un malfunzionamento scolastico ed ha delle conseguenze negative per gli studenti con disabilità".

Aumenta il fabbisogno di insegnanti specializzati

Ogni anno aumenta la richiesta di docenti di sostegno specializzati, dalle ultime rilevazioni siamo nell’ordine delle 100 mila unità. Il sistema è fermo alle università, che non sfornano abbastanza docenti specializzati.

Al loro posto vengono assegnati docenti precari con anni di esperienza, ma privi di specializzazione. Il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce la priorità di assunzione a queste figure, ma non permette loro di accedere alla specializzazione. Questo preclude ai precari storici l’accesso ai concorsi per il ruolo di sostegno.

Docenti di sostegno mancanti: quali le soluzione proposte?

Due solo le proposte presentate dalla petizione. La prima riguarda la formazione e la stabilizzazione dei precari attraverso un percorso transitorio di formazione, da conseguire però direttamente nelle scuole presso le quali già si svolge il servizio.

La seconda, in alternativa, permettere agli stessi docenti con il requisito dei 3 anni di accedere ai corsi di specializzazione con accesso diretto (senza preselettive) ed essere immessi nella graduatoria ad esaurimento.

Nel secondo caso serve aumentare il numero dei posti messi a bando da parte delle università.

La Ministra dell’Università, Cristina Messa, ha risposto che attiverà subito il sistema universitario, chiedendo uno sforzo agli atenei per ammettere in sovrannumero i candidati risultati idonei non solo al TFA sostegno VI ciclo, ma anche del IV e V ciclo.