È stato approvato dalla Camera dei Deputati il provvedimento sull’educazione motoria nella scuola primaria.

Questo fissa alcuni criteri a cui il Governo dovrà attenersi nella predisposizione di un apposito decreto legislativo, predisposto entro un anno dall’entrata in vigore della legge e varato nei due mesi successivi.

L’educazione motoria diviene a tutti gli effetti un insegnamento curriculare, cioè un’attività obbligatoria, della scuola primaria al di là del normale orario previsto nelle classi.

L’insegnamento di educazione motoria sarà di “almeno due ore settimanali” e verrà affidato ad un docente specialista di cui la legge fissa i requisiti.

Attualmente l’educazione motoria è svolta da un insegnante generalista senza una vera e propria quantificazione oraria.

In una nota congiunta i deputati di FI della Commissione Cultura alla Camera, Valentina Aprea, Luigi Casciello, Patrizia Marrocco, Antonio Palmieri e Gloria Saccani Jotti, dichiarano il loro orgoglio nel sapere che la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge del collega Marin sull’educazione motoria nella scuola primaria.

Questo successo infatti segna una svolta significativa nel mondo della scuola primaria, mettendola finalmente al passo con l’Europa. Si supera così infatti il gap che ci vedeva tra i pochi paesi europei a non avere l’educazione motoria come un insegnamento affidato a specialisti.

La proposta

La proposta era partita considerando il fatto che nonostante il nostro Paese sia la culla della dieta mediterranea, il tasso di obesità tra i bambini italiani è tra i più alti d’Europa.

Il sottosegretario all’Istruzione del M5S, Salvatore Giuliano, si era espresso in questi termini riguardo all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria e sulla tutela del Made in Italy e della dieta mediterranea:

La scuola può e deve avere un ruolo fondamentale nella promozione di uno stile di vita sano e di un’alimentazione corretta, ed è giusto che la politica intervenga per incoraggiare questa funzione educatrice. Una misura che personalmente ritengo molto utile per far apprendere ai bambini modelli positivi e sani attraverso esperienze anche divertenti, che trasmettano, inoltre, il valore dello sport.

Chi potrà insegnare educazione motoria?

Le lezioni di educazione motoria saranno svolte da docenti laureati in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattative oppure in Scienze e tecniche dello sport o in possesso di titoli di studio equipollenti.

Nella delega sono previsti inoltre 5 anni di sperimentazione prima dell’entrata a regime in tutte le scuole.

Uno sguardo all’Europa

Con questo provvedimento ci rimettiamo in pari con il gap europeo di ore di educazione motoria.

Difatti, in Irlanda l’orario medio minimo annuo raccomandato per le scuole primaria è di circa 37 ore, mentre in Francia si arriva a più di 100 ore, circa il 10% della didattica. In Germania le ore sono circa 80 per l’educazione motoria, in Danimarca circa 70.

Nonostante solo quest’anno ci stiamo mettendo in pari, possiamo comunque vantarci di superare Paesi come la Spagna le cui ore di educazione motoria raggiungono quota 24 circa.