Il programma Erasmus, parte del più grande progetto europeo Erasmus+, è il fiore all’occhiello dell’Unione Europea.

L’Erasmus permette a 50 mila studenti ogni anno di viaggiare e studiare all’estero. L’Italia è una delle mete più ambite, con oltre ventimila studenti ospitati nelle nostre facoltà.

Grazie all’Erasmus si apprende una lingua straniera, si arricchisce il proprio curriculum e si entra in contatto con giovani di tutta Europa; è per questo motivo che sempre più giovani aderiscono a questo programma.

Cos’è l’Erasmus?

L’Erasmus è un progetto dell’Unione Europea per la mobilità studentesca che permette a studenti universitari di studiare all’estero, nei Paesi membri dell’UE, o anche nei Paesi extra-europei partner del programma.

L’European Community Action Scheme for the Mobility of University Students (Erasmus) ha rinnovato il proprio nome. Dal 2014 il nuovo marchio L’Erasmus+ riunisce in unico grande progetto diversi programmi europei per l’istruzione, la gioventù e lo sport.

Il programma Erasmus, relativo all’istruzione, è attivo dal 1987 ed è il più longevo dei programmi finanziati dall’Europa per la mobilità giovanile all’estero.

Ad oggi sono oltre 3 milioni gli studenti che hanno scelto di partecipare al programma; solo in Italia, in trent’anni, mezzo milione gli studenti hanno studiato all’estero grazie al progetto Erasmus.

L’Europa continua a investire nella mobilità giovanile, con l’obiettivo di far crescere il sentimento di comunità e permettere agli studenti di imparare una lingua, ottenere competenze interculturali e migliorare le abilità di comunicazione e socializzazione.

Al nuovo programma Erasmus+ 2021-2027 sono stati destinati 26 miliardi di budget, rispetto ai 14,7 miliardi del settennio 2014-2020.

Erasmus: chi può partecipare?

Ma chi può partecipare al programma Erasmus? Prima di tutto bisogna essere studenti universitari iscritti a una laurea triennale, magistrale o di un dottorato di ricerca. Bisogna aver completato il primo anno e, essendo i posti limitati, avere una media alta e un buon numero di esami sostenuti alle spalle.

Importante è anche il livello di conoscenza linguistica adeguato, il quale può essere certificato dalla stessa università in cui si è iscritti. Alcune università mettono a disposizione corsi di lingua inglese, francese e spagnola aperti a tutti gli studenti aspiranti candidati al Bando Erasmus.

La valutazione delle domande di Erasmus tiene conto anche delle condizioni economiche, motivo per il quale va presentato il proprio ISEE per tempo.

In breve, per partecipare all’Erasmus serve soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere studente universitario (secondo anno in poi);
  • essere cittadino dell’Unione Europea (o di Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia);
  • possedere un certificato di lingua adeguato;
  • avere una media alta e un buon numero di esami sostenuti;
  • presentare modello ISEE corrente.

Ogni università presenta il proprio Bando Erasmus e mette a disposizione una serie di borse di studio per aiutare economicamente lo studente all’estero.

Chiedi informazioni all’ufficio Erasmus della tua facoltà per maggiori informazioni.

Erasmus: durata del soggiorno

Tra le scelte da fare prima di partire c’è quella della durata del soggiorno nel paese estero. L’Erasmus può variare da un minimo di 3 mesi a un massimo di 12.

Non è un dettaglio da poco, infatti il periodo totale da trascorrere all’estero non può superare i 12 mesi per ciclo di studi. Per “ciclo” si intendono: laurea triennale, laurea magistrale e dottorato (o un corso di studi equivalente).

Nelle nuove disposizioni del programma rinnovato Erasmus+ si può partire per 2 progetti: uno durante la triennale e uno nel corso della magistrale.

Erasmus: riconoscimento esami

Frequentare l’università vuol dire dare un certo numero di esami all’anno e questo non cambia neanche se si sceglie di partire per l’Erasmus.

Una volta candidato, lo studente dovrà sviluppare un piano di studi relativo agli esami che ha intenzione di sostenere all’estero.

Prende il nome di Learning Agreement ed è un accordo che definisce il programma di studi o il tirocinio da seguire all’estero. Deve essere approvato dallo studente, dall’istituto di partenza e dall’università ospitante prima della partenza.

Sul sito ufficiale dell’Unione Europea, alla pagina dedicata all’Erasmus+, si possono trovare le linee guida per il programma di studio e il programma dedicato al tirocinio.

Una volta tornati in Italia la propria università di riferimento riconoscerà le attività svolte all’estero e avrà cura di convertire i voti ottenuti in trentesimi.