Fuori dall’Italia è molto difficile poter sostenere un dottorato di ricerca (PhD) senza avere una borsa di studio o uno stipendio da parte dell’Università. In media, uno stipendio da dottorando all’estero è pagato più che in Italia e si aggira intorno ai 2.000 euro nei paesi europei, più eventuali finanziamenti del progetto di ricerca.

Comunque, esistono PhD più pagati di altri. In alcuni campi, i finanziamenti per la ricerca possono essere molto alti. Capire come funziona il dottorato di ricerca può essere difficile. Alcuni dei più comuni interrogativi riguardano il pagamento delle tasse.

PhD all’estero: sullo stipendio del dottorato si pagano le tasse?

La risposta è . Se si riceve uno stipendio dall’Università per il PhD, si pagano le tasse sul lavoro svolto per il dottorato di ricerca. In merito, molto dipende dal Paese in cui si sta svolgendo il dottorato e dalle leggi ad esso correlate. È molto importante essere consapevoli di come funziona la tassazione fiscale per non rischiare di incorrere in spiacevoli problemi.

Solitamente, le tasse si pagano nel Paese in cui si lavora. Talvolta, però, è possibile continuare a pagare le tasse nel Paese di appartenenza. Per i dottorandi che svolgono il PhD in un Paese membro dell’Unione Europea o nel mondo, si deve fare riferimento agli accordi fiscali bilaterali tra il Paese di origine e il Paese ospitante.

Ad ogni modo, l’Università di riferimento è in grado di fornire assistenza al dottorando già da prima dell’ammissione in merito a ogni questione, anche quella inerente alla tassazione. Qualora non fosse presente una policy specifica sul sito dell’Università, è sempre bene informarsi prima di intraprendere un dottorato ed evitare di incorrere in problemi facilmente evitabili.

PhD e stipendio: le destinazioni più pagate per il dottorato di ricerca

Non è una favola che i PhD all’estero siano più pagati di quelli in Italia.

Questo non è l’unico dei motivi per cui molti laureati preferiscono espatriare per seguire un dottorato di ricerca, ma è uno dei fondamentali. Di solito, un dottorato all’estero è pagato intorno ai 2.000 euro. Tuttavia, molto dipende dal Paese in cui si affronta il PhD e dal tipo di dottorato che si sta svolgendo.

Le Università della Gran Bretagna che offrono PhD sono alcuni dei luoghi con più “migranti” provenienti dall’estero.

Sebbene stia diventando sempre più difficile ottenere un dottorato con borsa di studio e stipendio in Inghilterra a causa degli aggiornamenti sugli accordi economici tra Unione Europea e Gran Bretagna, in generale un Paese è solitamente accogliente nei confronti di nuovi progetti di ricerca. Questo vale specialmente per alcune facoltà in cui la ricerca è particolarmente sentita come utile dalla società o dal mercato economico.

Le destinazioni più ricercate, in linea generale, per rapporto stipendio/offerta del PhD sono:

  • USA;
  • Canada;
  • Regno Unito;
  • Francia;
  • Germania;
  • Belgio;
  • Olanda;
  • Danimarca.

Ovviamente, molto dipende dall’ambito di studio del dottorato. C’è da dire che, per ognuna di queste mete, è richiesto un prerequisito di lingua inglese.

Lo stipendio dipende anche dall’Università, dal corso di studi e dal tipo di ricerca che si conduce. Comunque, è interessante notare che oltre lo stipendio, tendenzialmente un dottorando può poi richiedere (da interno) degli ulteriori finanziamenti per eventuali progetti collaterali. Questi finanziamenti, in alcuni ambiti (come ad esempio le nuove tecnologie), possono essere anche molto alti.

Dottorato all’estero: PhD di ricerca più richiesti

Anche per quanto riguarda la tipologia di PhD, esistono alcuni ambiti di ricerca più richiesti rispetto ad altri (e quindi più pagati o almeno, con più prospettive di carriera):

  • matematica;
  • ingegneria;
  • nuove tecnologie e informatica;
  • fisica;
  • chimica;
  • robotica;
  • neuroscienze.

Ciononostante, in tutti gli altri ambiti esistono dottorati con stipendio, anche per quanto riguarda l’aspetto umanistico, letterario e artistico.