Il riscatto di laurea agevolato, misura introdotta a partire dal marzo del 2019, permette di riscattare il percorso di studi, ai fini pensionistici, a costo ridotto.

Possono richiederlo, senza limiti di età, occupati e inoccupati per tutti i titoli di studio validi. Numerose le richieste, tanto che si pensa a una proroga della misura per il 2022 e oltre.

Ma conviene a tutti riscattare la laurea? Vediamo alcuni casi nel quale non conviene richiedere il riscatto "light" della laurea.

Riscatto laurea agevolato: a chi è rivolto?

Non si butta via nulla ai fini pensionistici, neanche il periodo di studio universitario, che può essere riscattato. Dal 2019 il riscatto della laurea ha un percorso nuovo agevolato. Abbiamo già spiegato cos’è e chi si rivolge in generale il riscatto di laurea, mentre in questo articolo parleremo nello specifico del riscatto di laurea agevolato.

La misura sperimentale del riscatto di laurea agevolato, rientra nella "pace contributiva 2019-2021" ed è rivolta:

  • a chi non ha versato contributi prima del 1996;
  • a chi risulta iscritto all’assicurazione generale obbligatoria sia per i lavoratori dipendenti sia per quelli autonomi (Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima; alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; alla Gestione Separata INPS) come pure a chi è inoccupato;

Riscatto laurea agevolato: costo e rateizzazione

Il costo del riscatto agevolato si allinea a quello degli inoccupati, con un valore di 5.264,49 euro euro per ogni anno di corso.

Facciamo un esempio: una laurea di 5 anni verrebbe a costare fino a 26.322,45 euro.

Esiste però la possibilità di rateizzare, senza l’applicazione di interessi, l’importo per un periodo massimo di 120 mesi, che equivalgono a 10 anni. Applichiamo la rateizzazione all’esempio precedente: per pagare i 26 mila euro del riscatto si può ottenere una rateizzazione a partire da 219,35 euro al mese.

In caso si decidesse di interrompere il pagamento, si potrà comunque richiedere il contributo versato fino a quel momento.

Riscatto di laurea agevolato: conviene davvero?

Per capire se conviene il riscatto della laurea agevolato bisogna partire da un presupposto: i contributi da riscatto non vanno a determinare un aumento della pensione futura (come invece nel caso del riscatto ordinario), in quanto questi si considerano solamente ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione.

Conviene il riscatto agevolato, quindi, a coloro che grazie agli anni di studio universitario potranno andare in pensione in anticipo, ad esempio con Quota 100 o Opzione Donna. Con la prima misura, infatti, sono richiesti 38 anni di contributi per andare in pensione, mentre con la seconda 35; si tratta di molti anni di contributi, per i quali potrebbe essere utile appunto il riscatto.

Se si vuole risparmiare sul costo, il riscatto agevolato è la soluzione migliore, fermo restando però che in questo modo si andranno a versare più di 26 mila euro che non saranno riconosciuti ai fini dell’assegno.

Rispondere alla domanda sulla convenienza del riscatto agevolato della laurea, quindi, non è possibile, in quanto ci sono dei pro e dei contro rispetto a quello ordinario. Molto dipende dalla vostra posizione contributiva e dalle vostre intenzioni: se semplicemente vi interessa il raggiungimento dei requisiti per la pensione, allora il metodo agevolato potrebbe fare al caso vostro.

Ma se gli anni di contributi richiesti per andare in pensione verrebbero comunque raggiunti, allora il riscatto agevolato non avrebbe senso. Meglio quello ordinario, in quanto in questo modo si andrebbe ad incidere direttamente sul futuro assegno di pensione, il quale sarebbe più elevato.