Proposto il corso di formazione sull’esorcismo e la preghiera di liberazione rivolto ai docenti di ogni ordine e grado. Il corso è stato presentato all’interno di SOFIA, la piattaforma online per l’aggiornamento professionale messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.

La notizia aleggiava nell’aria già da giorni e l’iniziativa formativa con ID. 26222 ha confermato la reale presenza di questo corso, un’oggettiva novità nel panorama didattico italiano dato che da sempre lo studio dell’esorcismo è associato ai soli “uomini di chiesa”.

Il sistema SOFIA, che ospita il corso, mette a disposizione le iniziative proposte dalle scuole e dagli enti accreditati/qualificati MIUR ai sensi della direttiva 170/2016. Gli enti propongono i propri corsi e gli insegnanti decidono a quali partecipare. Funziona come una grande bacheca in cui il Ministero dell’Istruzione propone tutto ciò che c’è di utile per la formazione di un docente.

Il corso

Sulla piattaforma è possibile leggere la presentazione del corso che prevede una ricerca accademica ed interdisciplinare sull’esorcismo e la preghiera di liberazione. In merito a questi due macro argomenti, verranno trattati diversi aspetti: antropologici, fenomenologici, sociali, pastorali, spirituali, liturgici, canonici, legali medici e psicologici.

Il corso, presentato dall’Istituto Sacerdos, istituzione accademica che promuove la formazione spirituale, teologica e pastorale dei presbiteri, si svolgerà a Roma dal 6 all’11 maggio presso l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum.

La sua durata sarà di 40 ore (obbligatorie) ed il costo previsto è di 400 euro. Con questo corso, l’Istituto Sacerdos si aprirà anche alla formazione degli insegnanti scolastici.

Gli obiettivi del corso

Nonostante la soggettività della fede e la laicità dello Stato, il corso è quindi rivolto agli insegnanti. Esso si prefigge di descrivere, analizzare, comprendere gli aspetti del ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione. Allo stesso tempo vuole approfondire tematiche connesse (e collaterali) alla pratica esorcistica e alla sua corretta prassi.

Il corso ha il compito di:

  • descrivere e verificare l’incidenza sociale degli elementi che portano le persone a rivolgersi agli esorcisti;
  • fornire le competenze necessarie e gli strumenti adeguati di analisi e intervento per affrontare tematiche di attualità sociale.

Tra gli altri obiettivi: bisogni sociali e individuali dello studente, conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale, dialogo interculturale e interreligioso, didattica per competenza e competenze trasversali, tutela della salute nei luoghi di lavoro”.

Le critiche

Non si sono fatte attendere le critiche a tale iniziativa avvenuta tra l’altro a ridosso delle polemiche su Virginia Raffaele ed il suo sketch, durante il festival di Sanremo, ritenuto “vicino” a Satana.

La reazione più forte è stata quella del segretario nazionale di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni che, sull’onda di questa polemica, ha criticato aspramente il Miur ed il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sminuendo il valore di questo corso per di più proposto ad un costo spropositato.

Afferma Fratoianni:

“Giustamente, le scuole crollano e l’unica possibilità è pregare...È evidente che il ministero dovrà rispondere ad una nostra interrogazione su questa vicenda abbastanza paradossale”.

Critica più diretta al governo è arrivata dalla senatrice Pd Simona Malpezzi attraverso i suoi profili social:

“Si salvi chi può dal peggior governo oscurantista di sempre".

La risposta del Ministero dell’Istruzione

Il Miur ha subito risposto alle critiche ricevute affermando che questo corso non è né finanziato né sponsorizzato dal Ministero ma si tratta solo di una convenzione con un’università cattolica.

L’Ateneo pontificio Regina Apostolorum è infatti un’università regolarmente accreditata per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. La procedura prevede infatti che tutti gli enti accreditati sulla piattaforma SOFIA possono presentare e descrivere i propri corsi in maniera autonoma.

Ad oggi sono presenti oltre 30mila corsi che vengono controllati periodicamente (e a campione) dal Miur stesso.