L’obiettivo del “Piano estate” è quello di recuperare la socialità persa in questi mesi di pandemia svolgendo attività in spazi aperti. Il progetto coinvolgerà 510 milioni di euro e si baserà sulla adesione del tutto volontaria sia per gli studenti, sia per gli insegnanti.

Gli spazi aperti per il "Piano estate" in cui potranno essere svolte le attività all’interno del territorio saranno molteplici, da teatri, a cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi. Il coinvolgimento del terzo settore, di educatori e insegnanti sarà fondamentale.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi definisce il “Piano estate” come un ponte tra il corrente e il futuro anno scolastico utile a costruire un supplemento chiave per chi abbia risentito della DAD o dell’alternanza di didattica in presenza e a distanza.

Le attività saranno complementari e integrate con quelle già organizzate dagli Enti Locali. Le risorse disponibili saranno rivolte principalmente alle aree più fragili del Paese, il Sud in modo particolare.

Le modalità di utilizzo dei fondi messi a disposizione sono illustrati con una nota operativa che vedrà il Ministero direttamente a fianco dei dirigenti, docenti e istituzioni. Si tratta, infatti, di un progetto volto a coinvolgere tutte le figure inerenti l’ambito scolastico per una sperimentazione partecipativa che sta già prendendo piede perfino sui social con l’hashtag #lascuoladestate.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nel sostenere che la scuola non si sia mai realmente fermata durante l’intero corso della pandemia, asserisce che l’emergenza sanitaria ha senza alcun dubbio accentuato le problematiche preesistenti inerenti la fragilità degli studenti e le disuguaglianze nelle classi.

Proprio per questo nascerebbe l’iniziativa, volta al lavoro congiunto con i territori: un percorso di trasformazione ed evoluzione dell’intero sistema scolastico che, in questo specifico caso, coinvolge anche l’estate.

L’intento è quello di creare un ponte educativo che possa rivelarsi un riferimento per la comunità, per tutti gli studenti interessati (è infatti su base volontaria) e, infine, anche per le rispettive famiglie.

“Piano estate” 2021: i soldi, le fasi e come funziona

Le attività previste dal “Piano estate” sono complementari e integrate a quelle già organizzate dagli Enti Locali. Le linee di finanziamento sono tre:

  • 150 milioni di euro assegnati direttamente alle istituzioni scolastiche (in media 18mila euro ciascuna) per attività aggiuntive svolte dal personale interno. In questo caso esisterebbe il cosiddetto “organico Covid”, per cui sarebbero sottoscritti dei nuovi contratti anche esterni per l’affidamento di beni e servizi;
  • 320 milioni destinati al contrasto della povertà educativa. In questo, le scuole potranno decidere se partecipare, ma appare chiaro che il 70% dei fondi sarà destinato al Sud, il 10% al centro e il 20% al Nord Italia;
  • 40 milioni attribuiti alle scuole che aderiranno a un bando emanato dal ministero.

Il “Piano estate” per la scuola del corrente anno si articolerà, inoltre, in tre fasi distinte:

  • giugno: potenziamento degli apprendimenti. Sarà disponibile promuovere attività di laboratorio, scuola all’aperto, sessioni di studio di gruppo;
  • luglio e agosto: le attività di potenziamento saranno affiancate da attività di aggregazione e socializzazione come quelle riguardanti arte, musica e sport. Ci sarà disponibilità nell’organizzare laboratori che spaziano dall’educazione motoria, al canto, alla scrittura creativa, alle lingue straniere e così via, anche al di fuori dell’ambiente scolastico, usufruendo di cinema, teatri, musei e centri sportivi;
  • settembre: la terza fase durerà fino all’inizio delle lezioni. In questo caso, le attività comprenderanno una preparazione per l’arrivo del nuovo anno.