Scuole aperte in estate: questa è la proposta del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per il "piano estivo".

No al prolungamento del calendario scolastico, in estate le scuole riapriranno, ma solo per attività ricreative.

D’accordo 7 italiani su 10: in particolare il Terzo settore (associazioni e volontari) pronti a rimettersi in gioco dopo il periodo di fermo forzato.

Scuole aperte in estate per dimenticare la Dad

Poco più di un anno fa la scuola è stata catapultata nel sistema Dad (didattica a distanza). Non eravamo pronti, tanto per l’aspetto tecnologico quanto per la preparazione degli insegnanti.

A distanza di 13 mesi la Dad ha superato la fase dell’emergenza, ma non è migliorata di troppo la valutazione che gli italiani hanno di questa forma di lezione.

Nel sondaggio di Demopolis sulla scuola, solo 3 su 10 hanno valutato positivamente la Dad. Aumenta leggermente, rispetto al passato, l’apprezzamento da parte degli insegnanti (48%) e dei genitori (34%).

Didattica a distanza: gli aspetti negativi

A pesare sulla valutazione della Dad è il costo sociale ed evolutivo. "L’indagine - ha riscontrato il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - conferma [...] gli effetti consistenti sull’incremento delle disuguaglianze della povertà educativa tra i minori del nostro paese".

Secondo i genitori di studenti tra i 5 e i 17 anni, il problema maggiore della didattica a distanza sarebbe proprio l’assenza di relazioni con i compagni (83%) e l’isolamento dalla vita sociale (61%).

Non mancano ovviamente i problemi tecnici per le famiglie a basso reddito, che abbiano goduto o meno degli aiuti dello Stato. Persiste infatti per il 23% delle famiglie le difficoltà tecnologiche e di connessione, ciò impedisce il regolare svolgimento delle lezioni.

Un’estate per ripartire: la scuola come centro di socializzazione

"Dobbiamo recuperare la dimensione affettiva e di socialità - commenta Marco Rossi-Doria, vicepresidente di Con i Bambini - ed è una consapevolezza che, come conferma il sondaggio, cresce rapidamente nel Paese".

Il sondaggio rivela che 7 italiani su 10 sono d’accordo con l’ipotesi di tenere aperti gli istituti scolastici oltre giugno. Non in un quadro di recupero delle lezioni o di prolungamento del calendario, ma solo attività di accoglienza, creative e socializzazione.

L’idea piace soprattutto al Terzo Settore come associazioni, volontariato ed enti locali. Dopo un anno di fermo forzato, sono i primi a dare segnale positivo all’apertura della scuola in estate.

Un dato negativo si riscontra invece tra gli insegnanti: solo il 45% è favorevole all’apertura estiva. Rimane in dubbio chi dovrà prendersi la responsabilità e in che modo saranno gestite le attività ricreative.

In attesa di disposizioni ufficiali sull’apertura della scuola in estate, le associazioni culturali hanno fin da subito dato il via ai lavori per il "piano estivo", con progetti teatrali, di musica, sport, visite a musei e parchi e corsi di lingue.

Rimane solo da vedere, su base volontaria, quale sarà la risposta degli studenti.