Per molti studenti universitari ottenere il massimo del punteggio e uscire con 110 o 110 e Lode è un traguardo importante, sia da un punto di vista personale, sia da un punto di vista lavorativo.

Sono vere ed errate entrambe le visioni. Da una parte possiamo pensare che per ottenere un buon lavoro e superare gli altri in colloquio serva avere un punteggio finale più alto, il più alto appunto, ma non è sempre vero. Infatti i nuovi criteri sono altri: l’esperienza. Dall’altra parte ottenere un punteggio alto per sé stessi è il coronamento di un percorso di studio faticoso e impegnativo, ma lo studente deve ricordare anche che il proprio valore come persona non è quantificabile in base a un voto.

Quindi ottenere il massimo non è essenziale, ma tentare di raggiungere il fatidico 110 (o 110 e Lode) senza troppo stress è possibile. Vediamo insieme quale media bisogna avere, in linea generale.

La media conta

È scontato, ma in questa sede è opportuno specificarlo: per ottenere un punteggio quasi perfetto, un esito da 110/110 bisogna, inevitabilmente, avere una media alta.

Non c’è bisogno del 29,5 di media in tutte le facoltà, infatti quelle scientifiche lasciano un maggior margine di scarto, ma la regola generale è questa.

Per avere un’idea più chiara è bene cercare informazioni direttamente sul sito del corso o della facoltà di appartenenza. In generale si avrà a che fare con tre punteggi:

  • la media degli esami svolti (con o senza lode)
  • il tempo impiegato per laurearsi (in corso o fuori corsi)
  • il valore della tesi (punteggio min. e max. che si può ottenere)

La media per ottenere 110 nelle maggiori facoltà italiane

Cerchiamo quindi di fare degli esempi con le facoltà più frequentate d’Italia (esclusa Medicina che ha bisogno di una spiegazione a sé). Le regole possono variare, anche di molto, da corso a corso o da università e università. Ci sono corsi che calcolano le lodi, altri che non lo fanno e così via.

110 a Economia

Le informazioni sono prese dal sito della Sapienza e sono relative al corso di Economia. Per tutti il valore della tesi è di massimo 7 punti, quindi già consegnarla garantisce un minimo di punteggio da 2 a 3. A cui si aggiungono:

  • +2 per la media superiore o uguale a 28/30
  • +1 per laurea in corso
  • da 0 a +5 extra se la commissione ritiene il lavoro adeguato e da premiare

Quindi, con una media di 28,5 si ottiene:
voto di uscita 104 + 5 (tesi) + 2 (media) + 1 (in corso) = 112 come voto finale.

La commissione a questo punto può decidere se dare o meno la lode, che spetta solo a una tesi con un valore riconosciuto e non in base al punteggio. Solitamente però se si superano i 112-113 su 110 la commissione è portata a dare anche la lode.

110 a Ingegneria

Le informazioni sono prese dal sito della Sapienza e sono relative al corso di Ingegneria. In questo caso il voto si calcola sommando la media pesata degli esami sostenuti, più il punteggio relativo alla media, ovvero:

  • con una media di 20 si ottiene +1 punto
  • con una media tra 20 e 22 si ottengono +2 punti
  • con una media tra 22 e 24 si ottengono +3 punti
  • con una media tra 24 e 26 si ottengono +4 punti
  • con una media tra 26 e 28 si ottengono +5 punti
  • con una media superiore a 28 si ottengono +6 punti

A questi vanno aggiunti i punti relativi all’anno di conseguimento, se in corso si aggiungono altri +2 punti. Mentre la commissione può calcolare un punteggio da 1 a 4.

La media degli esami è l’elemento essenziale per calcolare il voto finale con il quale lo studente è destinato a uscire dall’Università. Bisogna stare molto attenti agli esami che valgono di più, quelli con cfu (crediti) più alti. Prendere 18 a un esame da 6 cfu è diverso da prendere un 18 a un esame da 12 cfu. È la media a cambiare e quindi anche il voto finale di laurea.