Avevamo bisogno di un corso di laurea per diventare influencer? Probabilmente sì e chi dice il contrario non ha mai frequentato i social media.

Non solo l’influencer lavora per sè, con un guadagno che aumenta all’aumentare dei follower, ma aiuta anche le aziende che si affidano alla sua figura per pubblicizzare il proprio prodotto.

L’influencer è un professionista del settore "influencer marketing", una strategia di marketing che ha basi nei media storici (pensiamo a un attore che pubblicizza una data marca di caffè), ma ha un risvolto totalmente moderno: la settorializzazione.

Laurea in Influencer: come nasce l’idea del corso

Si iniziò a parlare di influencer fin dagli albori dei social. Con il passare del tempo, quando i numeri sono diventati enormi e le sponsorizzazioni sempre più frequenti, la figura dell’influenzatore è diventata essenziale.

A partire da questa realtà, l’Università Ecampus ha promosso il nuovo corso di Laurea in Influencer.

La laurea in Influencer fa parte del dipartimento di Scienze della Comunicazione e vuole fornire tutti gli strumenti necessari per approcciarsi al nuovo "influencer marketing", simile ma non identico all’approccio del Digital Marketing di cui vi abbiamo parlato qui.

La laurea vuole dare dignità e professionalità a una figura che è molto richiesta dalle aziende, ma che non è ancora regolamentata.

Questo corso di laurea vuole quindi preparare la figura dell’influencer del futuro, anticipando il momento in cui sarà necessario riconoscere a questo lavoro il proprio valore. Un valore che oggi possiamo provare a immaginare guardando il costo della retta di iscrizione al corso:

  • 3.900 euro per il primo anno;
  • 250 euro per l’immatricolazione;
  • 140 euro di tassa regionale.

Un costo elevato se paragonato agli altri corsi di laurea pubblici.

Chi è l’Influencer?

Avete mai sentito parlare di Chiara Ferragni? Sì e come potrebbe essere altrimenti? Sulla scia del successo del personal branding di Chiara Ferragni (e la sua famiglia) in moltissimi hanno tentato la via dell’influencer.

Esistono molti modi per essere e diventare influencer. Come accennavamo in apertura: l’influencer marketing è molto di settore.

Cosa vuol dire a livello pratico? Non è così difficile, considerando i tanti esempi che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, immaginare che per avere successo in questo mondo del lavoro bisogna essere esperti in qualcosa.

Un influencer che pubblicizza gioielli un giorno e come comprare azioni in borsa il giorno dopo non è l’influencer perfetto, anzi.

Essere influencer vuol dire conoscere un argomento o farlo proprio. Si può pensare di sfruttare una propria passione, per esempio la lettura, per ottenere libri da recensire gratuitamente e arrivare a collaborare con le case editrici.

L’esempio più semplice da fare è però quello per i prodotti cosmetici. Quando entriamo in un negozio possiamo sì provare un rossetto, ma non potremo mai sapere, se non dopo l’acquisto, se la scritta “effetto gloss 24h” sia veritiera o meno. L’influencer invece può rispondere a questa domanda: testa il prodotto, ne mostra i pregi e i difetti (se è un professionista) e aiuta tanto il consumatore quanto l’azienda a ottenere ciò che vogliono.

Serve un corso di laurea per influencer?

Non pensiamo quindi al corso di laurea in Influencer come un corso dove si insegnano a fare foto o video per Instagram (anche se sono due aspetti importanti di questo lavoro).

No, il corso di laurea in Influencer è un vero corso di laurea del dipartimento di Scienze della Comunicazione con un proprio percorso di studio.

Elenco delle materie di studio:

1° anno:

  • Semiotica e filosofia dei linguaggi
  • Informatica
  • Estetica della comunicazione
  • Sociologia dei processi economici
  • Tecnica, storia e linguaggio dei mezzi audiovisivi
  • Organizzazione aziendale

2° anno:

  • Diritto dell’informazione e della comunicazione
  • Metodologia della ricerca sociale
  • Lingua inglese
  • Sociologia della comunicazione e dell’informazione
  • Psicologia della moda
  • Sociologia della moda
  • Progettazione, processi e comportamenti organizzativi

3° anno:

  • Linguaggi dei nuovi media
  • Etica della comunicazione
  • Social media marketing
  • Lingua spagnola
  • Laboratorio di scrittura istituzionale e pubblicitaria
  • Laboratorio di scrittura
  • Laboratorio di lettura dell’immagine

A scelta dello studente si possono poi trovare altre interessanti materia per approfondire un determinato settore, come:

  • Psicologia della comunicazione
  • Intercultural communication of multi-level political and social processes
  • Diritto privato
  • Comunicazione d’impresa
  • Antropologia giuridica e comunicazione dei sistemi culturali
  • Storia della televisione
  • Governance dell’Unione europea
  • Storia del giornalismo
  • Psicologia del lavoro
  • Strategie d’impresa e gestione della comunicazione
  • Diritto sindacale e delle relazioni industriali
  • Web content marketing
  • Marketing automation & e-reputation management.

Alla fine dei tre anni e ottenuti i 180 crediti, esame finale compreso, il curriculum di un influencer è il profilo perfetto per una strategia professionale di promozione online.

Quanto guadagna un influencer?

Il concetto dietro l’immagine dell’influencer è semplice: vendere la propria immagine e/o voce per far vendere all’aziende il prodotto. Ma quanto vale il lavoro di un influencer? Secondo le stime riportate qui sotto, il corso di Laurea in Influencer è una laurea ben pagata, che dovrebbe essere inserita nella lista delle lauree meglio pagate nel prossimo futuro.

Possiamo pensare a due tipi di guadagno, uno diretto e uno indiretto. Il guadagno diretto è dato dagli spazi dedicati agli sponsor (aziende).

Quanto guadagna un micro-influencer per ogni post?

  • 3.000 followers, tra i 25 e i 42 euro;
  • 10.000 followers, tra i 64 e i 108 euro;
  • 50.000 followers, tra i 152 e 261 euro;
  • 100.000 followers, tra i 242 e i 415 euro.

I “veri” influncer sono coloro che hanno seguiti di milioni di follower, in quel caso, neanche a dirlo, gli incassi sono molto più alti. Fedez, per esempio, guadagna per ogni post fino a 8.500 euro, mentre Ronaldo può arrivare anche a guadagnare 100 mila euro a post.

Ma solitamente, in questi casi, gli ingaggi non sono su un singolo prodotto, ma fanno parte di una campagna pubblicitaria più grande.

Ci sono anche i guadagni indiretti, quelli che per i micro-influencer diventano pagamenti “in natura”, ovvero con l’oggetto in omaggio. Si possono annoverare tra i guadagni indiretti anche tutte le collaborazioni, gli articoli, i libri, i cd musicali e ogni altro tipo di guadagno che, grazie ai grandi numeri, si è certi di poter vendere.

Diventare influencer vuol dire investire sulle proprie capacità di influenzare il prossimo grazie a dialettica e capacità di valorizzare sé stessi e il prodotto.