La punteggiatura è una degli argomenti più odiati dagli studenti sebbene sia una delle parti fondamentali della grammatica italiana.

Non si può infatti formulare un discorso logico e corretto senza l’uso della giusta punteggiatura. C’è da dire che la punteggiatura si riferisce ad un campo della scrittura difficile da definire in norme precise, in quanto corrisponde al nostro modo di pensare.

Giacomo Leopardi scriveva: “Spesse volte una sola virgola ben messa dà luce a tutto il periodo”. Ed effettivamente, una virgola può cambiare il senso della frase come nel famoso caso che fanno studiare alle scuole elementari:

  • Vado a mangiare, nonna
  • Vado a mangiare nonna.

In questo caso, una virgola può salvare la vita ad una nonna. Vediamo ora come usarla al meglio insieme agli altri segni di interpunzione.

I principali segni di punteggiatura

La punteggiatura (chiamata anche interpunzione) è un sistema di segni usati per iniziare, terminare o separare frasi, parti di esse o parole.

Lo studio approfondito della punteggiatura non giova solo agli studenti ma anche ai business writer, ai giornalisti oppure ai web writer: in generale a tutte le persone che vogliono elevare la qualità della loro scrittura.

  • Virgola: È un segno di interpunzione debole che corrisponde ad una breve pausa in una frase e collega parti della frase con il soggetto logico. Si usa ad esempio negli elenchi o negli incisi.
  • Punto e virgola: È spesso definito come una pausa più lunga della virgola ma più breve del punto. C’è da dire che sono molti quelli che usano questo simbolo a sproposito, quindi va usata con parsimonia e solo nei casi in cui in uno stesso periodo vanno unite frasi con soggetto logico diverso, ma consequenziale.
  • Punto: Indica una pausa forte all’interno di un periodo e si inserisce alla fine di una frase. per segnalare uno stacco concettuale con la frase precedente si va a capo. Si utilizza inoltre per abbreviare parole come ingegnere che diventa ing. o dottore che diventa dott.
  • Due punti: Sono usati per dimostrare e quindi vengono inseriti prima di un elenco o di un discorso diretto.
  • Punto interrogativo e punto esclamativo: Il primo segnala la presenza di una domanda e si pone alla fine di una frase. Anche il secondo si trova alla fine del periodo ma segnala stupore, sorpresa, gioia. Compare spesso nelle pubblicità e nei fumetti, ma va usato con parsimonia. Quando una frase vale sia da esclamazione che da domanda si possono trovare entrambi, l’uno dopo l’altro.
  • Puntini sospensivi: Sono sempre e solo 3 e la loro funzione reale è una vera e propria sospensione del discorso, una pausa ben più lunga di quella del punto. Ultimamente vengono usati per creare mistero, attesa o aspettativa. Vengono anche utilizzati per segnalare un’omissione da un testo nelle citazioni.
  • Le parentesi: Conosciute all’interno delle espressioni matematiche, si usano anche nelle espressioni linguistiche per segnalare un inciso nella frase, una sorta di ulteriore spiegazione. Per le frasi vengono usate solo le parentesi quadre o tonde.
  • Il trattino lungo o lineetta: Indica l’inizio di un dialogo come le virgolette.
  • Le virgolette: Ne esistono di vari tipi ma tutte segnalano la presenza di un dialogo o di una citazione. Possono essere alte o inglesi (“”), basse o caporali («») o apici (‘’).
  • La sbarretta o barra obliqua: Ormai conosciuta con il termine inglese slash, indica un’alternativa tra due possibilità come nel caso e/o oppure amico/a.
  • La barra verticale: Non è uno dei più comuni segni di interpunzione: può essere singola o doppia e si usa soprattutto per separare versi citati o strofe di una poesia.
  • L’asterisco: Questo simbolo indica una aggiunta che viene integrata ad un testo già scritto.

Curiosità sulla punteggiatura

  • Nelle citazioni non si deve fare alcun tipo di modifica sulla punteggiatura dell’autore;
  • Secondo le regole della punteggiatura il prefisso ex non deve mai essere scritto con il trattino e deve essere staccato dalla parola a cui si riferisce;
  • La parentesi che apre la frase non deve essere mai preceduta da alcun segno di punteggiatura, tutt’al più può essere presente dopo la parentesi, in chiusura;
  • È buona norma non usare la virgola prima della congiunzione e, tra due frasi unite dalle congiunzioni e o, prima di eccetera o della sua abbreviazione ecc;
  • Quando una citazione tra virgolette coincide con la fine del paragrafo il punto finale deve essere messo fuori dalle virgolette.

La punteggiatura sul web

Sui siti e sui blog si usano ancor meno segni di interpunzione che sulla carta. Nella maggioranza dei casi si usano i segni di punteggiatura più comuni, talvolta i due punti ma solo per gli elenchi puntati; il punto e virgola continua ad essere cordialmente dimenticato.

Il punto esclamativo, come già detto, viene usato in pubblicità e nei fumetti ma nei blog o nei siti è molto più raro in quanto attribuisce una voce molto alta, quasi urlata, alla frase.