Un tempo si parlava di analfabetismo e di assenza di scolarizzazione, oggi si parla ancora di analfabetismo ma legato a un altro fenomeno, tale “analfabetismo funzionale”.

Con analfabetismo funzionale si intende “una condizione nella quale il soggetto, pur avendo ricevuto una corretta istruzione e scolarizzazione, non è pienamente capace di comprendere un testo”. Questo spesso impedisce anche di comprendere e inserirsi nei discorsi, soprattutto se su attualità.

La differenza con “analfabetismo” è evidente, perché quest’ultimo è determinato dall’assenza completa di scolarizzazione, quindi di capacità di scrittura, lettura e di fare operazioni di calcolo. Mentre l’analfabetismo funzionale è più subdolo, potremmo dire, e rappresenta l’incapacità di avere e dimostrare senso critico. Nel corso del tempo l’analfabetismo funzionale può peggiorare, non perché sia una malattia degenerativa, ma perché il cervello è come un muscolo e va allenato. Se assopito il risultato è incapacità di prendere decisioni non influenzate e di non comprendere a pieno i discorsi altrui.

Analfabetismo funzionale: significato

Il fenomeno dell’analfabetismo funzionale ha preso piede dopo la fase di scolarizzazione post seconda guerra mondiale e dopo l’ingresso della televisione degli anni Novanta nelle case di tutti gli italiani. In Italia quasi il 30% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale uno dei risultati peggiori d’Europa.

I dati, dopo i due anni di pandemia, tra isolamento a casa e dad, non possono che peggiorare. Gli esperti sono convinti che saranno aggravati non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Non un dato da sottovalutare comunque, infatti, secondo studi condotti di recente, l’analfabetismo funzionale è uno delle cause per il quale le persone non riescono a comprendere la realtà circostante. Fake news e l’adesione a una determinata politica ideologica sono dovuti a questo e c’è chi sfrutta il fenomeno per indirizzare e influenzare la popolazione.

Analfabetismo funzionale: sintomi

L’analfabetismo funzionale non è senza sintomi o conseguenze. Spesso i soggetti coinvolti nel fenomeno sono facilmente soggetti a intimidazione sociale, a rischi per la salute, a varie forme di stress e a bassi guadagni. Non è solo la poca istruzione o l’assenza di allenamento mentale, come abbiamo detto in precedenza, è una questione di mancanza di senso critico.

Non a caso esiste una correlazione tra criminalità e analfabetismo funzionale. È stato studiato che la maggior parte dei detenuti nei carceri (60%) è analfabeta funzionale, in particolare tra i più giovani, dove la percentuale sale all’85%. I problemi più comuni sono stati riscontrati su lettura, la scrittura e la matematica elementare.

Analfabetismo funzionale: come impedirlo

Per prevenire l’analfabetismo funzionale non basta il percorso scolastico, questo è evidente, ma è dalla scuola che deve partire l’attenzione sul tema. Al contrario, c’è poca attenzione su quelli che sono gli effetti dopo sulla mente dei giovani durante e dopo il percorso obbligatorio.

Finita la scuola, se non si è appreso il senso critico grazie agli insegnanti o alle materie di studio, si deve continuare ad avere un approccio curioso verso il mondo. Si può fare attraverso la lettura di libri, giornali, l’ascolto di podcast o la visione dei documentari.